Giampiero Lattanzi

Giampiero Lattanzi (Guardea, 18 marzo 1958) è un politico italiano, sindaco di Guardea dal 2014 e presidente della Provincia di Terni dal 9 gennaio 2017.
Nato a Guardea, dove vive con la moglie e i due figli, dopo essersi diplomato come geometra ha svolto il praticantato libero professionale dal 1977 al 1978. Dal 1978 al 1980 è stato anche tecnico geometra addetto al settore forestazione presso la Regione Umbria.

Dal 1977 al 1979 ha frequentato la facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Roma e, nel 1980, il corso di fotointerpretazione realizzato dal dipartimento per l’assetto del territorio e l’ufficio del piano urbanistico territoriale della Regione Umbria.

Dal 1980 al 2008 è stato primo dirigente dell’area tecnica della comunità montana dell’Amerino e Croce di Serra.

Nel 1985 ha frequentato il corso di aggiornamento professionale per tecnici della pubblica amministrazione organizzato dall’UNCEM.

Dal 2008 è direttore della comunità montana – unione dei comuni dell’Orvietano – Narnese – Amerino – Tuderte, che comprende 30 comuni delle province di Perugia e Terni.

Dal 2006 al 2010 ha inoltre ricoperto l’incarico di presidente del consiglio di amministrazione del Servizio idrico integrato della Provincia di Terni.
Dal 1990 al 1992 è stato vicesindaco del comune di Guardea, incarico che ricopre anche dal 2004 al 2009. Nello stesso comune è stato eletto sindaco della città per due mandati (dal 1992 al 2004). Nel 2014 si candida per un terzo mandato da sindaco con la lista civica Per Guardea – Costruire il Futuro e viene rieletto alla guida dell’ente.

Dal 2004 al 2013 è stato consigliere provinciale presso la Provincia di Terni. Nel 2014, alle elezioni a suffragio ristretto dovute all’entrata in vigore della legge 56/2014, viene rieletto consigliere per quattro anni.

Nominato vicepresidente della provincia, dal 10 novembre 2016 all’8 gennaio 2017 è stato presidente ad interim dell’ente.

A gennaio 2017 si candida alla carica di presidente della provincia di Terni, sostenuto dal centro-sinistra, venendo eletto con il 71,1% di preferenze.